L’Evangelo del Giorno
Assunzione della B.V. Maria
“In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.” (Luca 1,39-56).
In questa ventesima domenica dell’anno ordinario la liturgia é dedicata a contemplare e fare festa dell’Assunzione di Maria. É la Pasqua di mezza estate, il tempo della rigenerazione fisica e spirituale di ogni persona.
In questo contesto abbiamo l’opportunità di intuire e di contemplare la primizia del Cristo risorto e redento in Maria assunta nelle schiere degli Angeli di D-o.
L’Evangelo di Luca conosciamo essere, nei primi due capitoli, una sintesi coinvolgente del mistero di D-o che si fa uno di noi, nel Figlio Gesù. Ed è Maria l’interprete di questo mistero che è la vita, il segno più alto della Creazione.
Per una volta meditiamo il Magnificat cercando di interpretarlo nel contesto della nostra umanità in ricerca.
“Il mio spirito esalta in D-o, mio salvatore”: sono le parole di Maria che mette il primo posto della propria esistenza la vita in D-o. É la scelta della spiritualità che è fonte viva ed energia vitale.
“Di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono”: sono le parole di Maria che indica nelle relazioni umane il segno della misericordia amorevole di D-o, del Signore della vita. É la scelta della socialità che è luogo d’esercizio della misericordia, dell’amore per, del bene donato.
“Ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili”: sono le parole di Maria che indicano il pensiero umano di D-o che capovolge la logica di potere sulla convivenza umana. É la scelta della “politica” che si pone a servizio dell’umanità e si distacca dalla logica del dominio.
“Ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote”: sono le parole di Maria che indicano la direzione del servizio alla persona umana a partire dal prendersi cura degli ultimi. É la scelta dell’economia solidare che deve essere circolare per rispettare il disegno di un pianeta da custodire con cura.
Il Magnificat è la fonte essenziale e semplice del desiderare la pace nell’Altissimo Signore della vita.