L’Evangelo del Giorno
22ª Settimana del Tempo Ordinario
“Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro». E diceva [ai suoi discepoli]: «Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo.” (Marco 7,1-8.14-15.21-23).
L’Evangelo di questa domenica e le letture che la liturgia ci presenta, ci invitano a fare tre passi meditati per far crescere la nostra vicinanza al Signore.
Il primo passo lo cogliamo dall’Evangelo. Gesù contesta agli scribi e farisei il loro modo di intendere l’impurità. Facciamo attenzione a non essere superficiali nei giudizi. La pratica di lavarsi le mani prima dei pasti é una cosa buona e necessaria (specie in tempo di Covid!).
Quello che Gesù ci vuole dire é un aspetto importante. Quello che entra nell’uomo non ci contamina. É quello che esce dal di dentro dell’uomo, dal suo cuore, che ci contamina e ci rende impuri. E questo è proprio vero. Le parole dell’Evangelo sono molto eloquenti. Meditiamole!
Un secondo passo lo traiamo dalla lettera di Giacomo (1,17-18.21b-22.27) “Siate di quelli che mettono in pratica la Parola, e non ascoltatori soltanto, illudendo voi stessi.” É ancora più sferzante questa affermazione. Non illudiamoci di sentirci a posto vivendo la Parola pensando che sia necessario solo ascoltarla. Occorre metterla in pratica senza illuderci di sentirci a posto.
Un terzo passo lo riceviamo dal libro del Deuteronomio (4,1-2.6-8): “Infatti quale grande nazione ha gli dèi così vicini a sé, come il Signore, nostro Dio, è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo?” Tutto quello che ascoltiamo dalla Parola, tutto quello che cerchiamo di mettere in pratica per vivere la Parola, ha senso perché miglioriamo la nostra vita e perché sentiamo che il Signore ci è vicino!
Per questo ripetiamo le parole del Salmo (14/15): “Chi teme il Signore abiterà nella sua tenda”!