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@GiulianaGentilini

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@LucioTurra ·Traduzione

L’Evangelo del Giorno

S. Rosa da Lima

“Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare.” (Matteo 23,13-22).

“Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato” (Matteo 23,11-12): con queste parole Gesù ha voluto richiamare alla folla e ai discepoli la necessità di essere umili.

Nell’Evangelo di oggi Gesù lancia degli anatemi rivolgendosi alle autorità religiose di Gerusalemme dopo aver constato che l’umiltà non è nelle loro corde. Ci lasciamo interrogare dall’introduzione dell’Evangelo e dalla affermazione,rivolta agli scribi e ai farisei, decisamente precisa di Gesù: “voi che chiudete il regno dei cieli”.

É proprio l’essere chiusi, in difesa, a precludere il riconoscimento della presenza del Signore nella vita. Gesù denuncia questo perché il chiudere impedisce ad altri di godere della presenza di D-o. Questa è la responsabilità di che ha un ruolo ed una autorità.

La fede religiosa non può essere legata a schemi: fare proseliti, decidere obblighi a seconda della convenienza umana, giurare per qualsiasi motivo.

La critica di Gesù alle autorità del suo tempo ci induce a considerare questa critica al nostro modo di vivere la fede. Abbiamo bisogno di una continua conversione, ad essere umili e ad aprirci alla Parola per cambiare vita. Vogliamo una porta chiuso è una porta aperta?