L’Evangelo del Giorno
S. Bernardo
“In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?».” (Matteo 22,34-4.
Il contesto ostile nel quale si trova a vivere Gesù a Gerusalemme é sempre più evidente. I farisei e le autorità religiose sono sempre più persuase che Gesù rappresenti un rabbi pericoloso.
Un dottore della Legge, ancora una volta, tenta di mettere alla prova Gesù per capire se è preparato e se riconosce la Legge di Mosè.
Alla domanda quale sia il più grande comandamento Gesù risponde ricordando le parole della principale preghiera ebraica, Shemà Israel, e aggiungendo il secondo comandamento simile al primo: “amare il prossimo tuo come te stesso” (Leviitico 19,18).
Tutta la nostra vita di credenti dipende da questi due importanti comandamenti.
Ma quale implicazione hanno per noi oggi questi riferimenti alla Parola? La vera sfida che ci compete è quella di mettere in pratica questi due semplici principi di fede.
Da questo punto di vista noi siamo messi alla prova dalle nostre azioni, dal nostro stile. In fondo nella vita umana cosa c’è di veramente importante se non amare? Gesù ci ha regalato una traduzione che ulteriormente completa il nostro impegno di amare D-o e il prossimo: le Beatitudini.