L’Evangelo del Giorno
Sabato della 21ª Settimana del Tempo Ordinario
“Fratelli, riguardo all’amore fraterno, non avete bisogno che ve ne scriva; voi stessi infatti avete imparato da Dio ad amarvi gli uni gli altri, e questo lo fate verso tutti i fratelli dell’intera Macedònia. Ma vi esortiamo, fratelli, a progredire ancora di più e a fare tutto il possibile per vivere in pace, occuparvi delle vostre cose e lavorare con le vostre mani, come vi abbiamo ordinato.” (1Tessalonicesi 4,9-11).
#amorefraterno
L’amore fraterno è la legge che anima lo sviluppo del mondo. E Paolo con semplicità riconosce che la comunità di Tessalonica già vive questa legge umana che ha imparato da D-o.
L’amore si allarga e si moltiplica sino in Macedonia ma si raddoppia con i talenti differenziati che ci vengono donati gratis (Matteo 25,14-3 dal padrone della vita.
C’è un rischio: sotterrare l’amore fraterno senza avere speranza che possa crescere. É una presunzione che ci auto ferisce. La memoria dal sottosuolo (Fedor Dostoevskij) ci impongono di uscire dalle nostre chiusure perché l’amore fraterno è aperto, sempre.
Immagine: Amore fraterno di Francesco Ganau - Collezione privata.
L’Evangelo del Giorno
S. Giosuè
“Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora.” (Matteo 25,1-13).
#saggezza #santità
La parabola delle cinque vergini sagge e cinque stolte mette sul piatto della bilancia una decisione di fondo: vivere di saggezza é la scelta di chi ama davvero il Signore!
Se non fosse così e, quindi, ci limitassimo a non essere preparati e prudenti, capaci di guardare avanti con lungimiranza, in attesa dell’arrivo dello sposo, non solo perderemmo l’occasione ma vivremmo senza luce, senza quello spirito che anima la nostra esistenza umana.
In tutto questo quello che conta è la fedeltà ed essere irreprensibili nel coltivare la fede nel Signore: “Dio non ci ha chiamati all’impurità, ma alla santificazione” (1a Tessalonicesi 4,1-8). Siamo chiamati alla santità per costruire ogni giorno il bene.
Ed essere santi significa oggi mantenere la fedeltà al Signore, amare i poveri, sperare con chi sente solo.
Immagine: Icona delle dieci vergini.
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L’Evangelo del Giorno
S.S. Giuseppe d’Arimatea e Nicodemo
“Tu fai ritornare l'uomo in polvere,
quando dici: «Ritornate, figli dell'uomo».
Mille anni, ai tuoi occhi,
sono come il giorno di ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte.”
(Salmo 89 (9).
#tempofavorevole #esserepronti #saldinellafede
Le parole del Salmo ci stimolano a ricercare l’essenza della nostra fede sapendo che questo tempo è il tempo favorevole. Tutto passa. Dobbiamo contare i nostri giorni perché la fede chiede resistenza dagli attacchi del male. Ed oggi occorre sempre di più operare per il bene.
Allora comprendiamo l’invito di Gesù nella parabola evangelica di restare pronti perché la fede, la carità, la speranza vanno costruite nel qui ed ora (Matteo 24,42-51).
Dobbiamo rimanere saldi nella fede e irreprensibili nella santità (1Tessalonicesi 3,7-13) perché questo produce gioia per tutti, per la comunità.
Immagine: Vasilij Kandinskij, Destino (Il muro rosso), 1909. Astrakhan, The P.M. Dogadin Astrakhan State Art Gallery.
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#igt
#disneyplus
L’Evangelo del Giorno
Mercoledì della 21ª Settimana del Tempo Ordinario
“Voi ricordate, fratelli, il nostro duro lavoro e la nostra fatica: lavorando notte e giorno per non essere di peso ad alcuno di voi, vi abbiamo annunciato il vangelo di Dio.” (1Tessalonicesi 2,9-13).
#annunciareilvangelo
Noi non possiamo vivere come sepolcri imbiancati o come adoratori di sepolcri pensando di giustificare il nostro comportamento rispetto al contesto che noi viviamo (Matteo 23,27-32). Guai a noi se giustifichiamo e ci lamentiamo se poi le cose vanno per altri versi.
Questo tenore dell’Evangelo di Matteo ci stimola ad accogliere le provocazioni di Paolo quando ci ricorda che l’annuncio è duro e faticoso ma può trasformarsi e sciogliersi, se ci facciamo dono verso gli altri.
Oggi più che mai quello che conta è una fede che si fa continuamente testimonianza in opere donate, in attenzioni e in ascolto verso chiunque incontriamo.
La fede oggi è minata dalla paura, e nonostante il mondo continui ad erodersi, l’unica via è quella di guardare a ciò che è incompiuto, che ci riguarda, e che possiamo completare.
Immagine: Monumento di San Paolo a Berea, Grecia (Verea, Grecia).
L’Evangelo del Giorno
Martirio di S. Giovanni Battista
“Sii tu la mia roccia,
una dimora sempre accessibile;
hai deciso di darmi salvezza:
davvero mia rupe e mia fortezza tu sei!
Mio Dio, liberami dalle mani del malvagio.”
(Salmo 70 (71)).
#liberacidallamalvagità
Nel giorno in cui la Liturgia fa memoria del martirio di S. Giovanni Battista, riconosciamo con tristezza quante situazioni di male sono presenti nel nostro mondo, nella nostra società e a volte anche nelle nostre chiese e fedi religiose.
Il racconto del futile assassinio e martirio di Giovanni Battista da parte Erode per una stupida promessa, ci fa sperimentare a che punto la malvagità possa arrivare (Marco 6,17-29).
Il martirio di Giovanni Battista, come tutti i martirii di ogni tempo, ci deve spronare nel nostro impegno ad essere miti, nonviolenti, capaci di dialogo e anche di perdono verso coloro che sono nemici del bene.
E non ci resta, data la nostra incapacità a donare bene, che pregare con le parole del Salmo: Signore liberami dalle mani del malvagio!
Immagine: Masaccio - Martirio di Giovanni Battista - 1426 - Musei Civici di Berlino.