Venerdì della 29a Settimana del Tempo Ordinario
“Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto?” (Luca 11, 54-59)
Giudicare non è mai facile, anzi a dire il vero potremmo dire che di solito giudicare non deve essere cosa da uomini perché sappiamo bene che l’unico giudice è il nostro D-o.
Ma oggi Gesù con l’invito a giudicare ciò che è giusto richiama ad un atto di responsabilità, a saper riconoscere ciò di cui veramente c’è bisogno per il nostro mondo.
Come uomini non siamo burattini in balia di ciò che accade ma dobbiamo farci protagonisti dell’azione. E questa azione ci chiama a riconoscere i segni dei tempi ed a portare Lui nella storia usando come unico metro di giudizio la Parola.
Oggi che la Chiesa Italiana è riunita a ripensare quale il pianeta che vogliamo è ancora più importante non fermarci agli aspetti esteriori ma capire veramente ciò che è giusto mettere in atto per una “profonda conversione dell’ecologia umana, quella del cuore” per rendere più bella e sostenibile la vita di ogni bambino, giovane e uomo.