L’Evangelo del Giorno
6º Giorno dell’Ottava di Natale
“Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare D-o e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme. Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret.” (Luca 2,36-4.
L’Evangelo di questo penultimo giorno dell’anno ci riserva una ulteriore sorpresa: una profetessa Anna, grande anziana, parla di Gesù.
Compie due segni indelebili della sua profezia. Prima di tutto loda il Signore parlando del bambino Gesù. E poi richiama un aspetto che a prima vista sembra secondario: annuncia la redenzione di Gerusalemme.
Insomma Anna coniuga la presenza di D-o nella storia umana attraverso la presenza di Gesù in una città, la città per eccellenza delle fedi nell’unico D-o: Gerusalemme.
É incredibile pensare che l’Altissimo abbia voluto concretamente incuneare la sua presenza nel vita umana attraverso la redenzione della città di Gerusalemme.
Gerusalemme rappresenta per ogni uomo e donna, credente o meno, un centro di attrazione perché coniuga l’umano con il divino.
E tutto questo avviene grazie ad un bimbo piccolo, donato da D-o. Gesù ci aiuta ad immaginare e sperimentare la vicinanza tra l’Altissimo e la nostra umanità.