L’Evangelo del Giorno
Mercoledì della 1ª Settimana del Tempo Ordinario
“Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.” (Marco 1,29-39).
Ci sono alcune linee d’azione nella missione di Gesù.
La prima riguarda l’ascolto di chi ha bisogno di essere guarito. L’annuncio della buona notizia, della Parola, trova terreno fertile se la gente è guarita da ogni sorta di infermità, di malattie, di spiriti del male.
Gesù si prende cura. La suocera di Pietro dopo la guarigione si mette a servire. Altre persone guarite lodano il Signore. Si può guarire se tolgono le solitudini delle infermità umane.
A queste azioni costanti Gesù aggiunge la necessità della preghiera che alimenta il nostro impegno e la nostra azione. Gesù sceglie i luoghi solitari, il deserto per distaccarsi dalle cose intense e quotidiane.
Ma Gesù scegliere anche di spostarsi per incontrare altra gente: il movimento, il non restare fermi, aiuta ad annunciare.
Raccogliamo da questo racconto evangelico il desiderio della preghiera, del rallentare e fermarsi per poi riprendere il cammino andare altrove.