Ieri un mio Collega Polacco ultracinquantenne mi ha comunicato di essere stato vaccinato, a Varsavia.
Io, ultraottantenne, spero verso fine mese e mi chiedo ha senso procedere a vaccinare i singoli e non il nucleo famigliare? Ha senso che io sia vaccinato e mia moglie, per sua fortuna, non ancora ottantenne no? In famiglia non rischiano tutti i conviventi?
L’Evangelo del Giorno
Martedì della 6ª Settimana del Tempo Ordinario
“In quel tempo, i discepoli avevano dimenticato di prendere dei pani e non avevano con sé sulla barca che un solo pane. Allora Gesù li ammoniva dicendo: «Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!». Ma quelli discutevano fra loro perché non avevano pane.” (Marco 8,14-21).
Non solo i farisei non hanno capito ... ma nemmeno i discepoli hanno capito l’insegnamento di Gesù. Anzi non hanno nemmeno capito il segno straordinario della moltiplicazione dei pani e dei pesci.
E nonostante Gesù metta in guardia i discepoli dalle pretese dei farisei e di Erode ancora non capiscono, anzi parlano dei pani che mancano.
Ma non c’è storia, non capiscono nemmeno quando, di fronte all’evidenza, Gesù ricorda loro quello che é successo nella prima e nella seconda moltiplicazione dei pani e dei pesci: dodici ceste avanzate per i cinquemila e sette avanzate per i quattromila.
Non capire le eccedenze e lamentarsi perché manca un solo pane è il colmo. Vuol dire essere ciechi, essere incapaci di capire il senso della presenza del Signore nelle piccole cose; vuol dire essere preoccupati del superfluo.
Nell’Evangelo di oggi comprendiamo quanto basti il nulla da moltiplicare e quanto al contrario sia sufficiente un pane per sentirsi privati dell’essenziale.
La fede nel Signore è la fede di chi scopre la presenza del Signore nelle piccole cose, nell’essenziale.