ultimo giorno di semilibertà,
da domani vedrò le mie figlie e mio nipote solo attraverso le videochiamate.
So di essere fortunata, nonostante tutto lavoro ogni giorno e sto bene e lo stesso vale per mio marito, quindi la nostra situazione economica e di salute non cambia, ma mi rattrista molto questo periodo.
Ogni mattina percorro circa 50 km per andare a lavorare, le strade sono deserte, gia da stamattina, mi fanno quasi paura.
Da domani tutti i bar, ristoranti etc saranno di nuovo chiusi, mi mancherà la pausa al bar per un caffè e due chiacchere prima di andare a lavorare.
C'è poco da fare inizia di nuovo il periodo del lievito che manca, delle canzoni sui balconi, ma non credo che ci saranno ancora gli striscioni con la scrittà corredata di arcobaleno ANDRA' TUTTO BENE perchè abbiamo capito che bene che vada passerà il covid, ma lascerà delle ferite che non si rimargineranno tanto presto e non parlo di ferite sanguinolente, ma di ferite dell'anima, per non parlare delle ferite economiche.
buon lookdown a tutti
L’Evangelo del Giorno
Sabato della 32ª Settimana del Tempo Ordinario
“In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai: «In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno.” (Luca 18,1-8).
Ci sono due passaggi dell’Evangelo che la liturgia ci propone che alimentano i nostri pensieri nel vivere e costruire la relazione con il Signore.
Innanzitutto è importante per essere discepoli del Signore pregare sempre, senza stancarsi. Anche quando siamo senza motivi e con poca speranza.
Gesù racconta la parabola del giudice disonesto aI suoi discepoli. Questo giudice disonesto accetta di fare giustizia alla vedova che lo continua ad importunare. Gesù, per farci capire che bisogna pregare sempre il D-o della vita , ci conferma che insistendo il Signore accoglie ogni nostra preghiera, ci farà giustizia prontamente.
Se questo ci consola e ci rende capaci di chiedere e continuare a chiedere, le ultime righe dell’Evangelo ci inquietano profondamente.
Gesù dubita di trovare fede quando ritornerà. É triste questo perché ciascuno di noi sa e conosce le nostre fragilità, e le nostre incapacità di amare fino in fondo la vita e il buon D-o che ce l’ha donata.
Signore aiutaci nella nostra incredulità, aiutaci a pregare sempre!