L’Evangelo del Giorno
S. Filippo Neri“In quel tempo, quando [si fu manifestato ai discepoli ed] essi ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».” (Giovanni 21,15-19).
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La domanda che Gesù rivolge a Pietro é provocatoria. Gesù sa che Pietro gli vuole bene, anzi lo ama. Solo che Pietro non ha il coraggio di comprenderne il significato e a che cosa porta il voler bene e l’amare.
Gesù vuole un salto qualità. E il salto di qualità é quello di farsi guidare dalla Parola per riscoprire il senso profondo dell’umanità che segue il D-o della vita e si prende cura di tutti coloro che hanno bisogno, che sono fragili, deboli, nel dolore e nella sofferenza.
Nel passo evangelico di oggi ci colpisce quel “seguimi” che vuole dire un aspetto semplice ma non scontato: riconoscere il Signore e il suo insegnamento nel cammino della vita e soprattutto stare dietro a lui per non inciampare.
Immagine: Vocazione di Pietro e Andrea - olio su tela di Fermo Ghisoni da Caravaggio - Duomo di Mantova.
L’Evangelo del Giorno
S. Maria Maddalena de’ Pazzi “Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l'amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro”. (Giovanni 17,20-26).
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Tutto il messaggio evangelico è racchiuso in due dimensioni: far conoscere l’amore di D-o, di Gesù, a tutte le creature. E il secondo é la tensione concreta all’unità.
Possiamo affermare che l’Evangelo di Giovanni, nei passi che abbiamo meditato in questi giorni, altro non è che una preghiera, un salmo, il polisalmo dell’unità. Insomma una dimensione ascetica di Gesù, che svela le bellezze della relazione con D-o ai suoi discepoli, guardando in alto.
Immagine: Giornico Chiesa San Nicolao Affreschi Abside Trinità.