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L’Evangelo del Giorno
Cuore Immacolato della B.V. Maria
“Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte.” (Luca 1,41-51).
L’Evangelo di Luca ci racconta uno dei pochi fatti della vita di Gesù fanciullo.
Gesù è un ragazzo di dodici anni che insieme ai genitori si reca in pellegrinaggio a Gerusalemme. Per un ragazzo è un momento importante della sua formazione religiosa andare al Tempio di Gerusalemme per la festa di Pasqua.
Succede quello che Maria e Giuseppe non si aspettano. Al ritorno pensano che Gesù sia nella comitiva ed invece non riescono a trovarlo. I genitori di Gesù sono angosciati e dopo tre giorni, in prenda forse alla disperazione, scoprono che Gesù è al Tempio a discutere con i maestri della Legge.
Gesù dialoga e fa stupire i maestri della Legge perché dimostra di avere una spiccata intelligenza e una conoscenza profonda delle Scritture.
Questo brano ci aiuta a capire che Gesù ha delle capacità che lo fanno un ragazzo molto attento alla vita di fede ma nello stesso tempo lo scopriamo come tutti gli altri ragazzi del suo tempo, un po’ birichino.
L’Evangelo di oggi però non si limita a ricordarci solo un tratto dei cosiddetti anni oscuri di Gesù, ma in particolare i pensieri dei suoi genitori e, in particolare, quelli di Maria. Ella “custodiva tutte queste cose nel suo cuore”.
Possiamo collegare quindi la profondità e l’impegno di conoscere le Scritture con il custodire la presenza del Signore in noi.
Per festeggiare i 95 anni dell’orso più famoso del mondo – Winnie the Pooh – Disney rilascia oggi una speciale animazione, intitolata Winnie the Pooh e “L’Avventura Reale” con protagonisti Pooh e i suoi Amici.
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L’Evangelo del Giorno
S. Cuore di Gesù
“Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.” (Giovanni 19,31-37).
In questa solennità cui la Chiesa dedica attenzione al cuore di Gesù, la liturgia della Parola ripercorrere i momenti angoscianti della morte di Gesù e del suo corpo martoriato dalla lancia del soldato romano.
La fede e la mistica ci hanno indirizzato in questa direzione di meditazione del sacro cuore di Gesù per ricordarci il fatto che il Figlio di D-o ha vissuto e compartecipato integralmente alla vita umana, subendo l’ingiustizia che disumanizza ogni persona.
Dell’Evangelo di oggi meditiamo un’unica parola, trafitto: «Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto». Con queste parole Giovanni ci indica il percorso sofferente di Cristo e di ogni creatura umana.
Si è trafitti non solo con la spada, ma anche con le parole, con l’indifferenza, con una malattia, con il dolore di una perdita, con la solitudine della lontananza, con l’abbandono. Ebbene l’unica cosa che può sanare tutto questo è l’amore, il bene, la misericordia, come sigillo nel nostro cuore.
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