Ok pensare alla guerra al covid, ma noi popolo non possiamo fare nulla non siamo politici che possiamo mediare e sinceramente io mi sono stufata di leggere post dove ora o si parla della guerra o di covid, ma dei post con cose concrete che vi propone la gente per il presente e per il futuro vostro e intendo cosi quelle persone che sono come me senza un lavoro fuori casa che non possono permettersi ne la patente ne auto e che magari sono ancora figli e vivono con i genitori anziani e che hanno un solo genitore che guida in casa e che magari un figlio o figlia vorrebbe essere indipendente economicamente e fisicamente e non dipendere sempre dai genitori deve venire sempre dimenticato dalle persone, perché dei problemi dei giovani disoccupati qui in Italia invece di interessare sembra che c'è menefreghismo , mentre se la gente fosse più disponibile e sensibile aiuterebbe, perché sinceramente di post con il parlare di covid di guerra non ne che cambia la vita ai giovani senza un lavoro fuori casa che sono costretti a fare lavori online senza investimento di soldi e accontentarsi di quelle poche persone che se chiedono info su annunci poi mettono in pratica quello che un giovane propone e accontentarsi di quei pochi soldi che si racimolano sapendo che non è campare e che non arriverrranno mai in futuro nemmeno ad avere una pensione di vecchiaia e a godersela.
L’Evangelo del Giorno
Venerdì della 7ª Settimana del Tempo Ordinario
“In quel tempo, Gesù, partito da Cafàrnao, venne nella regione della Giudea e al di là del fiume Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli insegnava loro, come era solito fare. Alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, gli domandavano se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie.” (Marco 10,1-12).
La questione di fondo che anima l’Evangelo di oggi riguarda la relazione tra uomo e donna nel condividere l’esperienza del matrimonio e del divorzio attraverso l’atto di ripudio.
La risposta di Gesù all’interrogativo provocatorio dei farisei é altrettanto sfidante.
Ciò che Mosè ha posto come regola sul tema del ripudio è la durezza del cuore umano. Non possiamo nasconderci dietro ad un dito. La relazione tra uomo e donna, tra maschio e femmina, è la più delicata nella vita umana. Ma quello che mina una relazione è la durezza umana e la volontà di fare un passo oltre.
Gesù invita a rileggere il senso della Creazione. D-o ha creato l’uomo e la donna nella dimensione di unità: sono una carne sola. Questa è la vera sfida tra uomo e donna, ma questa è la sfida di guardare oltre. D-o congiunge e non divide.
La vita umana è intrisa di divisioni che partono spesso dal nucleo familiare. Il ripudio e l’adulterio sono espressione di una caduta che riduce la pienezza.
Tutto questo ci deve aiutare a riconoscere la fragilità umana e anche la precarietà e la non finitezza, le complicazioni della vita di relazione in tutte le dimensioni, a partire dal rapporto di coppia, dal matrimonio e da qualsiasi altro legame.