L’Evangelo del Giorno
Lunedì dell’8ª Settimana del Tempo Ordinario
“In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?» (Marco 10,27-37).
La fede ci aiuta a ricercare la salvezza delle anime (1Pt 1,3-9). La domanda dell’anonimo interlocutore di Gesù, nell’Evangelo di oggi, é legittima e dirompente perché ogni giorno siamo chiamati a chiederci se ci siamo impegnati a ereditare una vita in pienezza, se possiamo ereditare la vita eterna.
Gesù ancora una volta si pone con gradualità di fronte a questo interrogativo del suo interlocutore. Cita i comandamenti scaturiti nel dialogo tra Mosè e il Signore e riportati nelle due Tavole della Legge.
Il tale risponde di rispettare i comandamenti sin dalla sua giovinezza. Questo impegno è importante ma non sufficiente. Per acquisire la pienezza bisogna spogliarsi di tutto e soprattutto dei beni per darli a chi ha meno. Di fronte a questa proposta quel tale si fa scuro in volto. Se ne va rattristato perché ha molti beni.
Ed è in questo frangente che Gesù introduce un altro tema del suo insegnamento. La ricchezza, i soldi e il loro possesso, sono un limite alla dimensione del Regno di D-o. Oscurano il nostro cammino, ci rendono dipendenti e non liberi. Sono croce e delizia delle nostra fragilità umana.
Ed é proprio per questo che dobbiamo crescere in umiltà, in generosità e nel saper donare.
