L’Evangelo del Giorno
B.V. Maria Addolorata
“In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!»”. (Giovanni 19,25-27).
#esseremadre #esserefiglio
Stare nel dolore sotto la Croce del figlio che sta morendo è straziante. Solo la forza dell’umana consolazione può un po’ lenire un dolore così grande.
Ma nel passo evangelico di Giovanni scopriamo che il dolore fisico, psicologico, il dramma, vengono superati dalle parole di Gesù: “Ecco tuo figlio” e “Ecco tua madre” sono la gestazione di un oltre, di una nuova maternità.
Comprendiamo quindi le parole della lettera agli Ebrei (5,7-9): “Cristo, nei giorni della sua vita terrena, offrì preghiere e suppliche, con forti grida e lacrime, a D-o che poteva salvarlo da morte e, per il suo pieno abbandono a lui, venne esaudito.”
Immagine: Sebastiano Del Piombo - Pietà - Museo del Prado
Edizioni BD Presenta Issunboshi Di Ryan Lang
Dal genio dell’animazione Ryan Lang una storia di determinazione e coraggio ispirata al folklore giapponese
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L’Evangelo del Giorno
S. Giovanni Crisostomo
“Beati i poveri. Guai a voi, ricchi.” (Luca 6,20-26).
#beatitudini #minacce #amare
Le Beatitudini secondo Luca sono accompagnate da altrettante minacce di messa in guardia da parte di Gesù.
Queste affermazioni di Gesù ci stimolano a non dare per scontato che essere poveri, affamati, nel pianto, odiati non sono dimensioni tanto lontane nella nostra vita e nemmeno situazioni che non ci riguardano.
Quei “Guai a Voi” sottendono un chiaro invito a non escludere dalla nostra esperienza e dal nostro cammino l’attenzione a vivere per il bene degli altri. La dimensione della carità, come ci è stato insegnato, é costitutiva della nostra fede e della nostra speranza di salvezza.
Bisogna vivere la vita prendendosi cura dell’altro. Solo così possiamo aspirare alle cose di lassù (Colossesi 3,1-11), e possiamo riconoscere che D-o è amore.
Immagine: dipinto di arte moderna - G.O.D. Laurie Justus Pace Graphics One Design 2014 Mid Summer Night's Gathering 32 x 48 inches Oil on Canvas.
L’Evangelo del Giorno
S. Nome di Maria “Fratelli, come avete accolto Cristo Gesù, il Signore, in lui camminate, radicati e costruiti su di lui, saldi nella fede come vi è stato insegnato, sovrabbondando nel rendimento di grazie.” (Colossesi 2,6-15).
#bontà #salvezza #raggidiluce
L’esortazione apostolica di Paolo ai Colossesi è un programma di vita. Non occorrerebbe commentare queste poche righe iniziali del testo che la liturgia ci offre.
É necessario però sintetizzare questi pensieri pensando che Gesù, il nostro punto di riferimento, ha dato testimonianza di un dono: la bontà, la benevolenza, per nostra salvezza.
Questo crediamo che Gesù abbia detto ai suoi discepoli, scendendo dal monte, dopo averli scelti e chiamati ciascuno per nome.
Capiamo dunque che i loro nomi sono per noi raggi di luce per la nostra fede. Ed è proprio attraverso questa luce che ricordiamo il santo nome di Maria, discepola e apostola del nostro cammino.
Immagine: Sposalizio della Vergine, affresco attribuito a Rocco Zoppo scuola del Perugino - 1472 - Chiesa di San Girolamo Spello (PG).
L’Evangelo del Giorno
Lunedì della 23ª Settimana del Tempo Ordinario
“Voglio infatti che sappiate quale dura lotta devo sostenere per voi, per quelli di Laodicèa e per tutti quelli che non mi hanno mai visto di persona, perché i loro cuori vengano consolati. E così, intimamente uniti nell’amore, essi siano arricchiti di una piena intelligenza per conoscere il mistero di Dio, che è Cristo: in lui sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della conoscenza.” (Colossesi 1,24-2,3).
#misterodid-o #consolazione #amare
É lecito fare del bene o fare del male nel giorno di sabato? É questo l’interrogativo che Gesù rivolge a coloro che nella sinagoga volevano assistere ad un suo miracolo (Luca 6,6-11).
La provocazione di Gesù rimette in riga la nostra fedeltà al Signore, facendo trasparire quanto Paolo annuncia nella lettera ai Colossesi.
Abbiamo bisogno di essere consolati: dall’amore di D-o, dal nostro amare i fratelli, dal prendersi cura di chi è in difficoltà e ha bisogno di essere aiutato. É questa la nostra consolazione che nasce e deriva dalla fede nel Signore.
Immagine: La guarigione in un mosaico bizantino presso il Duomo di Monreale