L’Evangelo delle Donne
7ª Domenica del Tempo Ordinario L’Evangelo delle Donne
“Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? “ (5,38-48).
#accoglierebuoniocattivi #amoredelSignorepertutti
Mentre leggiamo il brano di Vangelo di questa domenica, il piccolo Samuele coglie con immediata lucidità il centro nodale del suo contenuto: "Questo è un brano che mi dice come Dio accoglie tutti, anche i malvagi".
È proprio vero, Dio ama tutti di un amore non meritato, che non dipende dal nostro essere buoni o cattivi, giusti o meno.
La sua è una pienezza d'amore. E noi siamo chiamati ad essere come Lui, a riconoscere l'altro non solo quando siamo corrisposti. Per spezzare la catena dell'odio.
Annamaria
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L’Evangelo del Giorno
Beato Giovanni da Fiesole, detto Angelico“E lo interrogavano: «Perché gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?». Egli rispose loro: «Sì, prima viene Elìa e ristabilisce ogni cosa; ma, come sta scritto del Figlio dell'uomo? Che deve soffrire molto ed essere disprezzato. Io però vi dico che Elìa è già venuto e gli hanno fatto quello che hanno voluto, come sta scritto di lui».” (Marco 9,2-13).
#Trasfigurazione
La Trasfigurazione di Gesù davanti a Pietro, Giacomo e Giovanni è un evento particolarmente importante nel cammino e nella sequela del Signore.
Pietro è stupito è il più loquace tra i discepoli. Gesù si presenta in continuità con la storia della salvezza ma nello stesso tempo viene riconosciuto Figlio amato da D-o, Il Cristo, il Messia.
Pietro vede nel mistero della Trasfigurazione una prospettiva di ritorno al passato in Mosè ed Elia. Scoprirà invece, con fatica, che Gesù non è il liberatore politico ma colui che dovrà soffrire, morire e risorgere.
Nel nostro cammino di fede, per noi, la Trasfigurazione è il segno della necessità di affidarci al Signore, al suo insegnamento, al donare la vita per il bene dell’umanità intera.
Immagine: Dipinto di Raffaello Sanzio e Giulio Romano, Pinacoteca Vaticana.