L’Evangelo del Giorno

Giovedì della 7ª Settimana del Tempo Ordinario

“Chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.
Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare.” (Marco 9,41-5.

Il tema di fondo che l’Evangelo pone alla nostra riflessione é la grande questione della fedeltà, di una fede che diventa vita vissuta nel Signore.

Innanzitutto la prima regola per essere fedeli è vivere l’Evangelo da persone che sanno donare qualcosa agli altri e, in particolare, a chi é nel bisogno. Il primo versetto dell’Evangelo ci richiama al vero e concreto impegno del cristiano (cfr. Matteo 25 e ss.)

Un secondo impegno é quello di non scandalizzare gli altri, a partire dai piccoli, ovvero non dare testimonianza di quello che abbiamo ricevuto per fede. Dire di essere credenti e poi nei fatti non esserlo ci espone allo scandalo, alla contro testimonianza verso noi stessi e gli altri.

Gli anatemi che seguono nell’Evangelo scuotono il non nostro perbenismo, il nostro farsi belli fuori e contraddittori dentro noi.

La fede nel Signore chiede una certa radicalità che deve farsi cammino ogni giorno, perché alla cadute e alle fragilità c’è il rialzarci con l’aiuto del Signore.

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