L’Evangelo del Giorno
Lunedì della 2ª Settimana di Pasqua
“Rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall'alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito».” (Giovanni 3,1-8).
Nicodemo è esponente di spicco del Sinedrio. Ha un lungo dialogo con Gesù di notte. Riconosce che Gesù è un uomo venuto da D-o. Vuole però capire la missione di Gesù.
Gesù rivela a Nicodemo una verità che anche noi non riusciamo a cogliere del tutto: bisogna rinascere dall’acqua e dallo Spirito. Solo così si può entrare nel regno dei cieli.
Che cosa vogliono dire queste parole di Gesù?
L’acqua è per noi il segno della vita. Il nostro corpo è fatto per più della metà di acqua e senza l’acqua il genere umano non potrebbe esistere e vivere.
Ma la vita umana è fatta di Spirito di ciò che è soffio di vita e che non è visibile. É quell’energia che anima tutta la nostra vita. Sono il segno di ciò che ci rende capaci di amare l’altro da noi, il nostro prossimo, perché egli è come noi. In questa relazione nasce la fraternità.
Acqua e Spirito sono la vita. Questo svela Gesù a Nicodemo. Capiamo allora che Gesù chiede a noi oggi di superare i nostri schemi.
Purtroppo ancora una volta gli schemi condizionano il nostro pensiero, la nostra fede e il nostro agire. Gesù vuole far capire a Nicodemo che il regno di D-o ha una dimensione che va oltre le nostre comprensioni. Ed anche noi dobbiamo rendercene conto.
Bisogna avere fede e rinascere dall’acqua e dallo Spirito, perché sono le fonti della nostra esistenza e della presenza di D-o nella nostra vita. Ripensiamo solo per un attimo a come il Signore ha creato la vita e il mondo. Dobbiamo ringraziare e benedire questo amore profondo che D-o vuole per noi.