L’Evangelo del Giorno
S. Marta di Betania
“Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».” (Giovanni 11,19-27).
#servire #professionedifede #credere #nellamore
Marta, nella festa a lei dedicata dalla liturgia, esprime in poche parole la sua professione di fede in Gesù. Lo fa con parole che anche Pietro farà.
Gesù non è solamente un rabbi. È mandato da D-o stesso a donare la salvezza. E la salvezza sta nella capacità di credere che se anche una persona muore in Cristo non morirà in eterno.
Marta scopre e riconosce che Gesù è la resurrezione e la vita. In Gesù Marta accoglie con fiducia l’essenza della vita umana e la prospettiva ultima di vivere il mistero che D-o si è fatto uno di noi.
Nella prima lettera di Giovanni (4,7-16) ci viene svelata la realtà ultima della nostra relazione con il Signore: “In questo sta l'amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.”
É nell’amore che tutto si riepiloga nel D-o Altissimo.
