Il marito ottantenne sussurra all’orecchio della moglie:
“Cara, ricordi la prima volta che abbiamo fatto l’amore insieme sessant’anni fa?
Andammo dietro l’osteria, tu ti appoggiasti contro il recinto di rete metallica e facemmo l’amore. Fu meraviglioso."
“Eh, si lo ricordo bene".
“Senti, che ne dici di fare di nuovo due passi fino a quel recinto e facciamo l’amore ancora una volta, magari nello stesso modo, in ricordo di quella prima volta?"
“Oh Giacomo, che diavoletto sei.
Ma se proprio vuoi provare, proviamo."
Un tale seduto al tavolo vicino, sente la loro conversazione, si fa una risatina in silenzio e pensa:
“Devo proprio vedere questi due vecchietti alla loro età cosa riescono a fare".
Così li segue da lontano senza farsi vedere.
I due nonnini sostenendosi a mala pena, con i loro bastoni ed anche tra di loro, arrivano dietro all’osteria e quindi, si accingono a fare l’amore appoggiati al recinto di rete metallica.
Di colpo, esplodono nel sesso più furioso che si sia mai visto. La cosa va avanti per alcuni lunghi minuti mentre entrambi emettono urla, gemiti e ruggiti. Finalmente, tutti e due crollano a terra, sudati, esausti ansimanti. Rimangono un bel po’ a terra, poi a fatica e doloranti si alzano ed incominciano a rivestirsi.
L’uomo è incredulo, non riesce ad immaginare una cosa del genere e la sua curiosità è così grande che a tutti i costi vuole conoscere il loro segreto. Una volta ricomposti si avvicina a loro ed in buone maniere, chiede:
“Scusatemi, ma non ho potuto fare a meno di vedere tutto. Alla vostra età, avete fatto una cosa incredibile. Dovete aver avuto in passato una vita sessuale insuperabile. Ma ditemi, vi prego, qual è il segreto della vostra stupefacente potenza?”
Ancora tremante ed ansimante il marito risponde:
“Boia can, sessant'anni fa quella rete lì NON ERA MICA ELETTRIFICATA!!!"
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L’Evangelo del Giorno
Pentecoste
Ringraziamo Francesca che ci aiuta a cogliere il senso profondo della Festa di Pentecoste.
“Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui.“ (Giovanni 14,15-16.23b-26).
#amare #dimorare #consolatore #spiritosanto
Se mi amate.
Come fare ad amare Gesù?
Qual è la condizione per amarlo?
Quale la conseguenza dell’amore per Lui?
Gesù non ci chiede di rispondere al suo amore idealmente, intellettualmente, ma di fare ciò che ci ha detto, ciò che ci ha chiesto.
Di cercare di fare la sua volontà.
Realizzare il suo comandamento nuovo, ultimo, definitivo: ‘’come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri’’.
Ma verranno momenti in cui non vedremo più Gesù, non riusciremo a sentire le sue parole.
Gesù non ci lascerà soli, sole. Pregherà per noi. Pregherà il Padre che ci darà il Consolatore, che rimarrà con noi. E ci insegnerà e ci ricorderà che se ci amiamo gli uni le altre, Gesù si sente amato da noi. Accolto, fino a trovare dimora in noi insieme al Padre.
Francesca
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Paolo Grasso
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