L’Evangelo del Giorno
S.S. Corpo e Sangue di Cristo
“Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla. Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste.” (Luca 9,11b-17).
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Nella Solennità del Corpus Domini possiamo trovare l’essenza della spiritualità di Cristo: donare la propria vita per amore di tutta l’umanità.
La parola che ci accompagna in questa solennità é la moltiplicazione dei pani e dei pesci.
Il donare agli altri, il dare pane e pesce a chi é affamato, é la preziosa testimonianza di una fede vissuta che si trasmette, si moltiplica per amore.
Nel mistero del dono del pane e del vino, nello spezzare il pane, nel donare la vita, riscopriamo la comunione fraterna, il senso di vivere una fede non da soli ma in comunione, in comunità.
L’Eucarestia é il sacrificio che ci aiuta a riscoprire i segni della presenza di D-o nella concretezza della vita umana insieme agli altri.
Gesù ci ha insegnato che i sacrifici non si misurano nell’offrire olocausti di animali ma nel dare senso al dono di se stessi per il bene dell’altro da noi.
La Principessa del Vesuvio
Prelibate e antiche, le albicocche sono uno dei vanti dell'agricoltura campana,coltivate nelle fertili terre vesuviane e del Monte Somma,in tante varietà. Pellecchiella,Boccuccia Liscia,Ceccona,Boccuccia spinosa,Palummella,San Castese,puscia...sono oltre 70 gli ecotipi e oggi censiti che vanno sotto la denominazione “Albicocca Vesuviana”. Crescono e maturano nell'ambito di un ristretto territorio dove la ricchezza dei suoli vulcanici e il particolare microclima le rendono prelibatezze davvero uniche. Tutti i colori dell'oro Eh sì,perché le albicocche in dialetto campano si chiamano “Crisommole”,una parola che ha origine dai termini greci “chrysus”e “melon”,che,uniti significano “frutti d'oro” e descrivono il loro colore,un mèlange che và dal giallo all'arancione. Tra le primissime testimonianze della presenza dell'Albicocco in Campania c'è quella di Gian Battista Della Porta,scienziato napoletano che nell'opera Suae Villae Pomarium del 1583 ......
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