LA STORIA
UN BACIO (POLITICAMENTE CORRETTO)
PER BIANCANEVE E IL SUO PRINCIPE AZZURRO
E così uno dei baci più casti e desiderati di qualunque storia sia mai stata scritta deve necessariamente fare i conti con quel sistema o metodo che noi oggi definiamo del politically correct e di libertà di espressione. La notizia giunge dagli Stati Uniti d'America dove è in atto, scrive un giornale europeo, uno degli ultimi atti “ di questo logoro Occidente al tramonto”. Vengo alla notizia. Due giornaliste americane hanno contestato la legittimità del bacio del Principe Azzurro a Biancaneve, ritenendolo diseducativo, in quanto espressione di un atto erotico non consensuale. Le due colleghe insistono che non può essere un bacio di vero amore, se uno dei due è inconsapevole; potrei anche essere d'accordo in linea di massima , ma allora di che amore stiamo parlando? Di un sopruso? Di un atto di violenza non richiesto? Le due ricercatrici ignorano a mio parere il significato in sé della fiaba: Biancaneve non è una ragazza che dorme in quanto “dominata” o “soggiogata” dal suo giovane fidanzato; Biancaneve è vittima di un incantesimo che l’ha fatta piombare in una morte apparente, e solo il bacio del Vero Amore, il bacio appunto del Principe Azzurro, la può liberare da questo incantesimo di morte che la imprigiona. Tutto quello che ci gira poi tutto attorno, a questo punto, è solo pura fantasia che non può chiamarsi amore