L’Evangelo del Giorno

Lunedì della 14ª Settimana del Tempo Ordinario “Se D-o sarà con me e mi proteggerà in questo viaggio che sto facendo e mi darà pane da mangiare e vesti per coprirmi, se ritornerò sano e salvo alla casa di mio padre, il Signore sarà il mio D-o. Questa pietra, che io ho eretto come stele, sarà una casa di D-o?” (Genesi 28,10-22a).

#affidarsi #casadid-o #salvezza

Giacobbe, dopo aver sognato una grande scala nel corso di un viaggio difficile, dedica al Signore una stele a D-o affinché lo protegga nel suo cammino.

L’affidarsi al Signore é la vera sfida per chi vuole mettersi alla sua sequela. Ed è così per uno dei capi che si affida a Gesù, nonostante la figlia sia morta. Ed è così anche per la donna colpita dalle emorragie.

La salvezza, la Resurrezione, la guarigione sono frutti dell’affidarsi. É questo il messaggio che riceviamo oggi dalla liturgia della Parola.

Immagine: Marc Chagall - Il sogno di Giacobbe

DAL PERCIPI AL CONCIPI

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Da Toscano spezzo una freccia in favore dell'Arte presente a Napoli


NAPOLI E CAPODIMONTE: L'ORGOGLIO E L'AMORE DI UN NON-NAPOLETANO.
Sylvain Bellenger è Direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte dal 2015: è uno dei più grandi esperti mondiali di storia dell'arte e in questi anni ha fatto un ottimo lavoro per una (vera) valorizzazione del meraviglioso sito borbonico dopo anni di sostanziale abbandono (recente la bellissima e magica mostra dedicata proprio ai Borbone: "Di Lava, Porcellana e Musica". In una sua intervista di qualche giorno fa su Rai Uno ha rivendicato, con orgoglio (e come pochi Napoletani avrebbero fatto), la grandezza di Capodimonte ("abbiamo 49.000 opere nelle collezioni e 124 gallerie: gli Uffizi 66, Brera 37" e ha sintetizzato, commosso, la sua esperienza napoletana (come pochi Napoletani avrebbero fatto): "Napoli è ironia, l'ironia non cambia la realtà ma il modo di accettarla e viverla: porterò Napoli con me dappertutto, Napoli non è solo un luogo, Napoli è una sensibilità, una filosofia, Napoli è dentro di me".
Gennaro De Crescenzo

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L’Evangelo del Giorno

14ª Domenica del Tempo Ordinario “Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.” (Matteo 11,25-3.

#miti #umili #sequela

Quello che ci stupisce e per certi versi ci inquieta di questo passo evangelico è lo stile di preghiera. Gesù esprime in queste poche righe dell’Evangelo di Matteo il suo seguire il Padre, il D-o della vita che è in Lui stesso.

Ci colpisce anche e il contenuto di fondo della sua missione: salvaguardare i piccoli, i poveri, gli umili, i miti.

É una scia, quello che Gesù ci ricorda, che ci spinge a guardare l’orizzonte della fede. Troviamo in Gesù sostegno. Scopriamo la trasparenza. Ci stupiamo di non essere stanchi e sfiduciati restando con Lui.

La bellezza dell’Evangelo e la sua missione si scoprono nelle piccole cose.

Immagine: scia della nave sul mar Baltico che va da Tallinn ad Helsinki.