L’Evangelo del Giorno
Venerdì della 31ª Settimana del Tempo Ordinario
“In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli: «Un uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamò e gli disse: "Che cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare". (Luca 16,1-8).
Ogni volta che ci si imbatte in questo passo evangelico si rimane sconcertati dal racconto di Gesù, rivolto ai suoi discepoli, riguardo alla parabola dell’amministrazione disonesto, lodato dal padrone per il suo comportamento assai scaltro.
A prima vista questo sembrerebbe un racconto un po’ contraddittorio, un vero proprio ossimoro. Tuttavia dobbiamo stare attenti dall’essere superficiali e dare per scontate le parole di Gesù.
C’è un prima che prepara questa parabola. É il racconto della misericordia del padre che riaccoglie il figlio prodigo di una amministrazione delle sostanze a dir poco fallimentare e quella presuntuosa di suo fratello.
Il tema nascosto dell’Evangelo di oggi nasce da una domanda di fondo: come si può essere fedeli al Signore? A cui si può aggiungere un secondo interrogativo: la scaltrezza a fin di bene può essere annoverata nell’ottica della fedeltà?
Senza fare troppi panegirici: la fedeltà deve essere onesta, trasparente, senza sotterfugi, lineare, oggettiva. Così come si amministrano i beni, sapendo che il possesso è la linea di demarcazione dall’idolatrare la ricchezza.
C’è un però. La scaltrezza e la furbizia, dicevano i nostri vecchi ha le gambe corte. Se uno ha sbagliato nell’amministrare deve avere il coraggio di ammettere gli errori. La fedeltà si dimostra nel riconoscere i nostri errori e le nostre fragilità e nel credere che D-o non ci condanna ma é misericordioso e vuole la nostra conversione.
Capiremo, completando la lettura successiva all’Evangelo di oggi, che la fedeltà è unica. Non possiamo essere fedeli a due padroni: al Signore e alla ricchezza!
P.S. Gesù loda la intraprendenza dell’amministratore disonesto e intrallazzatore, non la sua disonestà!!! I figli della luce a volte sono seduti in poltrona, invece di darsi una mossa!!!