L’Evangelo del Giorno
S. Martino di Tours
“In quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di D-o?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il regno di D-o è in mezzo a voi!».” (Luca 17,20-25).
Il messaggio che Gesù rivolge ai farisei su quando verrà il regno di D-o è sorprendente e disarmante nello stesso tempo.
I grandi pensieri, le interpretazioni a volte suggestive, il tentare di capire come il Buon D-o possa favorire la presenza del suo regno non è un aspetto lontano da noi ma é in mezzo a noi. Potremmo anche dire che il regno di D-o è dentro la nostra vita e sta a noi renderlo visibile, concreto.
Ma queste suggestive parole di Gesù, “il regno di D-o è in mezzo a voi”, nella seconda parte dell’Evangelo subiscono un cambiamento di prospettiva.
Gesù annuncia ancora una volta ai suoi discepoli che dovrà soffrire e che non potrà essere più visto perchè questa generazione lo ha rifiutato. Per questo non bisognerà seguire chi si fa portatore della verità su di lui, usando “eccolo qui” o “eccolo qua”.
È un richiamo, quello di Gesù, di non provare ad impossessarsi di D-o e nemmeno del Figlio dell’Uomo. La verità sul Signore, Benedetto egli sia, non ci appartiene totalmente. Dobbiamo essere consci di questo e sentirci strumenti della redenzione del Signore nel nostro agire, del nostro esserci, della nostra vita.
Ed evitiamo di usare D-o nelle nostre logiche, nei nostri convincimenti, nelle nostre prese di posizione. Il Signore è in mezzo a noi quando due o più riconoscono che ci ama e cerca il bene umano, in quella ricerca che riempie gli interstizi della vita.