L’Evangelo del Giorno

San Cornelio

“In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».” (Luca 12,39-48).

L’Evangelo che la liturgia propone alla nostra meditazione può essere annoverato in una chiave apocalittica, dei tempi ultimi.

Gesù chiede ai suoi discepoli in modo esigente di essere pronti e vigilanti perché il Figlio dell’uomo viene nell’ora che meno ci si immagina.

Che cosa significa questo insegnamento? Pietro chiede infatti se questo discorso vale per loro o per gli altri. In fondo ha ragione perché i discepoli si considerano già pronti ad accoglierlo visto e considerato che Gesù è per loro il Messia atteso.

Ed é proprio questa considerazione dei discepoli che mette in evidenza un atteggiamento troppo scontato. Gesù ha annunciato che il Messia atteso non sarà trionfante ma dovrà soffrire, morire e risorgere.

In questo passo evangelico scopriamo che Gesù vuole discepoli attenti, preparati, vigilanti, pronti ad affrontare l’imprevedibile. E questo perché: “a chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più”.

Riconosciamo che noi abbiamo la gioia della fede. Essa però va coltivata e richiede coraggio, ogni giorno, di renderla viva e vivace.

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