Che dire....Solo Toscana....

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L'Albero d'Oro Beghelli avrebbe illuminato l'Italia ma è finito in un cassetto .

Fotovoltaico a Concentrazione e indipendenza energetica.

Beghelli presentava L’Albero D’Oro e il Tetto D’Oro, fotovoltaico che avrebbe fatto risparmiare un sacco di soldi agli italiani e dato una semi indipendenza a molte famiglie.

Correva l’anno 2011 quando Beghelli già pensava al l’indipendenza energetica degli italiani.

All’ Euroflora di Genova, la fiera florovivaistica più grande ed importante d'Europa, Beghelli presentava L’Albero d’Oro, il sistema fotovoltaico del gruppo basato su tecnologia ad alta concentrazione, meglio conosciuta nel campo come solare CPV, oggi migliorati con gli HCPV.

La promessa è quella della massima efficienza a fronte di ingombri ridotti, in grado di catturare oltre il 40% dei raggi solari.
In questo modo, viene prodotto il doppio di energia rispetto alle soluzioni tradizionali,
che riescono ad assorbirne solo il 16-18%.

L’Albero d’Oro può generare una potenza totale di 8,16 KWp (i moduli in silicio cristallino avrebbero una potenza di 5,6 KWp, il 30% in meno con la stessa vela), avrebbe permesso ad ogni singola famiglia di scollegarsi dalla linea elettrica ma che fine ha fatto.

Forse per problemi burocratici, incentivi statali scompari nel 2013, comunque in qualche cassetto c’è ancora il progetto è sarebbe l’ora di rispolverarlo.

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L’Evangelo del Giorno

#trasfigurazione

Ringraziamo Paola che in questa 2ª Domenica di Quaresima ci aiuta a scrutare la Parola.

“Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare.” (Luca 9,28b-36).

Nella trasfigurazione Gesù dà una anticipazione della gloria della sua resurrezione ma anche del difficile passaggio che lo aspetta. Vuole preparare Pietro e i suoi compagni , e in loro anche noi nel nostro cammino quaresimale, a quella che sarà la settimana di Passione e poi la Pasqua.

L’evangelista ci dice chiaramente però che i discepoli cadono nel sonno e che non sanno quello che dicono tanto che Gesù deve metterli a tacere: quanto ci assomigliano questi tre uomini che non sanno riconoscere e ascoltare Gesù?

È curioso anche che dopo aver sentito parlare dell’esodo che aspetta il maestro, essere stati  testimoni della sua gloria sul Tabor dove il Signore li ha portati con se a pregare, proprio gli stessi tre nel Getsemani  si metterranno nuovamente a dormire invece di pregare e di stare con Lui. Quante volte anche noi ci dimentichiamo subito ciò che il Signore ci chiede perché pensiamo solo a noi stessi e a ciò di cui abbiamo necessità?

Chiediamo al Signore che ci aiuti sempre a non cercare di soddisfare i nostri bisogni (come quello che fa cadere nel sonno Pietro Giacomo e Giovanni) ma a saper rispondere e farci sollevare dai suoi desideri (come quello di D-o che muove Abram chiamato a de-siderare una discendenza pari alle stelle del cielo) e chiediamo anche che questo cammino quaresimale ci aiuti a crescere nella capacità di fermarsi con Lui in preghiera.