Un grande problema che hanno tutte le piccole e medie aziende così dette "Partite IVA" è con le banche.
Le banche che hanno prestato loro danaro vogliono che questo venga restituito di modo che possano (in realtà) prestarlo ad un'altro.
Le banche ricevono danaro (sostenendo un costo) e lo prestano. Loro guadagnano prestando danaro. Se non prestano danaro, chiudono! Da ciò ci si chiede: "quando hanno trovato un cliente che paga puntualmente gli interessi, perché chiedergli i sodi indietro?". Ovvero, allorquando un cliente restituisca i soldi alla banca, questa deve trovare un altro cliente e naturalmente sostenere i relativi costi per la ricerca di quest'ultimo, si sommano poi i rischi, perché potrebbe non trovare un nuovo buon cliente (Con la crisi che c'è i clienti "bancabili" sono sempre meno). Forse alla banca converrebbe rimanere con il vecchio cliente (affidabile) e non perderlo mai, ma una volta che ha restituito il capitale ed interessi però il rapporto è finito...
Oggi una banca può fare un mutuo ad una piccola azienda al tasso annuo fisso contenuto nel 2,00%. Se questa azienda dovesse pagare solamente gli interessi, non avrebbe grossi problemi. Se come avviene ora, deve restituire anche il capitale oltre agli interessi per esempio in 5 anni, ecco che ha un problema. Esattamente su € 100.000 di prestito gli interessi annui ammontano ad € 2.000,00 la restituzione grava annualmente per altri € 20.000,00 totale 22.000 annui che ogni azienda normale stenta a sopportare mentre sopporterebbe benissimo il pagamento di € 2.000 annui e la banca non perderebbe nulla. La banca inoltre risparmierebbe il costo per sostituire quel cliente con un altro.
Un noleggiatore di auto noleggia auto (normalmente sue) una banca "noleggia" danaro (normalmente non suo). Se chi prende un'auto a noleggio la tiene per molto tempo (pagando ogni mese il noleggio) per il noleggiatore va benissimo. Perché una situazione analoga non va bene alla banca? Forse perché il danaro che presta non è suo ed i proprietari del danaro potrebbero chiederlo indietro? Allora non dovrebbe fare nemmeno i mutui a 20 o 30 anni.
In varie pari del mondo si fanno finanziamenti a 5 anni. Nei 5 anni si pagano solamente gli interessi, al 5° anno si rinnova in tutto o in parte il finanziamento oppure si estingue il prestito.
Con una semplice legge che permettesse alle banche di fare questo tipo di finanziamento, nel quale per 5 anni il debitore paga solamente gli interessi al 2,00% ed entro il 5° anno negozia il rimborso con la banca creditrice, si risanerebbero molte aziende, oltretutto non costerebbe nulla in quanto le banche incasserebbero i frutti dei soldi prestati senza spendere per trovare nuovi clienti. Su questo importo annuale lo stato potrebbe, per di più, imporre una tassazione facendola pagare al beneficiario del prestito (ad es:-un aumento del costo del danaro dal 2,00% al 2.20% del prestito). Ciò sarebbe sopportabile dalle aziende meritevoli, cioè da quelle che, risolti i problemi finanziari, comincerebbero a produrre reddito (e pagare le imposte)...
Forse molti esperti di alta finanza diranno che non si può fare! Credo che pochi sapranno dire perché non si può fare!
Prof. G.B. Gennari