@militariaudinese ·Traduzione

PER ESPOSIZIONE. Fregi del Btg Volontari di Sardegna G. M. Angioy della RSI. Purtroppo il grande è stato rinvenuto rotto, ma, data l'estrema rarità, decisi di acquistarlo lo stesso. Era il 2008, quando ci fu un leggendario ritrovamento col metal detector in quel del Carso triestino. Di piccoli ne uscirono una ventina, tre grandi (uno integro, uno sbriciolato, ai limiti del puzzle ed il mio) e due o tre alamari con la vernice incredibilmente conservata. Inutile dire che ci fu una corsa all'acquisto e che il lotto andò spazzolato in un lampo.
Sulla storia del distintivo, del reparto e del ritrovamento scrissi all'epoca il mio primissimo articolo sulla rivista specializzata Milites, che molti conosceranno (una bella rivista anche se non fortunata come fu Uniformi & Armi).
Il Btg Volontari di Sardegna non ebbe una gran vita operativa. Sostanzialmente riunì tutti i giovani Sardi sbandati dopo l'8 settembre, su iniziativa di Padre Usai e di F. M. Barracu (entrambi personaggi dai curricola bellici di tutto rispetto), inizialmente con grandi aspettative riguardo ai potenziali operativi.
Purtroppo la vita del Reparto fu funestata da varie diserzioni -con spargimento di sangue- e la cosa lo rese inaffidabile agli occhi dei Tedeschi, che alla fine lo sembrarono e destinarono gli uomini a vari Reparti della Wehrmacht.
I fregi sono realizzati in lamierino coniato con fori sul perimetro per la cucitura.
In molte vecchie pubblicazioni sulla Militaria, fino ai primi anni 2000, non si sapeva nemmeno a chi attribuirli.
Posto anche il numero di Signal del '44 che parla dell'Angioy, anche questo non facilissimo a trovarsi....vi si possono vedere le uniche versioni fotografate nel periodo bellico: quelle in filo bianco da bustina e quella grande in canottiglia di Barracu (unica a quanto pare ad oggi).

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