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CHE NON SONO AFFATTO..
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Al lavoro mi avevano proposto un piccolo miglioramento. Niente di trascendentale, sia chiaro.
Lavoro al cup e mi era stato offerta la possibilità di passare alla gestione degli sportelli come terza unità. Avrei dovuto sostituire le altre due in loro assenza e poi prendere definitivamente il posto di quella che sarebbe andata in pensione tra un paio di anni.
Ho accettato, nonostante le difficoltà di essere pendolare.
Poi il casino. La più giovane è stata allontanata per vari motivi e sono subentrata io, tra mille dubbi (solo miei).
Io e lei eravamo in confidenza, non dico amiche perché non credo che si possa diventare amiche sul posto di lavoro senza frequentarsi anche al di fuori. Ma c'era comunque un rapporto diverso che con le altre.
Lei non prende bene la cosa, ovviamente. Io devo però dire che in diverse occasioni le avevo dato dei consigli, anche perché la sua sostituzione era comunque nell'aria.
Uno fra tutti. FAI MENO TELEFONATE. Che erano il motivo principale del malcontento della dirigente.
Lei invece che fa? Si mette in malattia e quando torna... non mi rivolge la parola.
Poi quando chiedo un confronto, afferma che io abbia detto "sono soddisfatta di aver preso il tuo posto".
Negando di avermi telefonato, e affermando che sia stata io a chiamarla. Fortuna ho il suo messaggio con un bel "ti posso chiamare?" ancora memorizzato...
Ora o sono matta, che prima do' consigli, la rimprovero perché cmq ha continuato a fare come le pareva (mettendo davanti i suoi figli minori quando invece il 98% delle telefonate erano per prendere appuntamenti per varie visite a parenti amici, per invitare a cena o pranzo quella tal persona o solo per chiedere "che stai facendo?" alla sorella.) e poi affermo di essere soddisfatta...
OPPURE E' BUGIARDA LEI.
Il fatto poi che poi giuri sui suoi figli mi fa anche pensare che per riavere quel posto passerebbe sul cadavere anche dei figli.
Mettermi in bocca frasi non dette è capitato un altro paio di volte, solo che in un'occasione avevo diversi testimoni.
Ho deciso di rinunciare a quella piccola opportunità.
Sono tornata agli sportelli, e sono più tranquilla.
Al mio posto è stata messa un'altra persona, con rammarico della dirigente che, in un paio di occasioni, mi ha rimproverata per essermi fatta condizionare.
Ma ho passato un anno difficile, la scomparsa di mia madre mi ha segnata tanto anche perché giunta inaspettata, e non sono stata abbastanza forte da reggere la pressione.
E poi, diciamolo.... stare là, dietro una scrivania, mi portava ad avere, per forza di cose, un contatto con lei. Allo sportello questo non avviene. Posso fare finta che sia morta.
Non ho mai odiato nessuno come odio lei. All'inizio mi sono sentita ferita, tradita e anche delusa.
Ora la odio, con tutto il mio cuore.
Perché ha agito a livello psicologico, sapendo del momento difficile che stavo e sto passando.
Approfittarsi delle debolezze altrui è da vigliacchi.
Qualcuno mi ha detto che nella vita tutto torna indietro.
Io farò come il cinese, che aspetta sulla riva del fiume.
Scusate lo sfogo.
La signora di mezza età che arriva con la camicia dello stesso colore dei capelli.
FUCSIA.
Io mi alzo un attimo e lei mi ruba il posto
