Riparte il dramma delle migrazioni, con l'UE che fa finta di affrontare la situazione e noi che siamo strattonati tra chi vorrebbe accogliere tutti e chi non vuole assolutamente nessuno.
Tra i primi, per vocazione, si pone il magistero della Chiesa.
Vorrei avanzare, abusando della pazienza dell'eventuale lettore, alcune domande e qualche riflessione.
La Chiesa in nome della fratellanza a cosa è disposta? Darebbe le sue immense ricchezze, come provocatoriamente faceva Anthony Quinn, nelle vesti di Papa, in un film del 1968 (anno della contestazione globale!) L'uomo venuto dal Kremlino? Poi vi un paradosso: le ricchezze, ed in particolare quelle del futuro (come koplan, terre rare ed altro) si trovano nei Paesi di emigrazione soprattutto africana, ma anche asiatica e sudamericana. Questo lo ha capito la Cina, più di altri. Invece questi luoghi vengono razziati e depredati e quando reagiscono, come nel caso del Venezuela, sono sottoposti a vessatori e disumani embarghi. In molte zone la guerra è alimentata con le armi USA e dei Paesi UE. Per dire della Francia che attraverso il Franco delle Colonie Francesi d'Africa (FCFA) strozza molte economie africane. Oggi si è riusciti (in Israele per prima) a produrre acqua dalla desalinizzazione, per osmosi inversa, a costi inferiori a quelli medi dell'acqua minerale: Abbiamo visto qualche progetto per il Samaliland e altre Terre avviate alla desertificazione?
Sommessamente penso che intervenire su questi nodi sia più efficace ed incisivo che non il semplice invito ad aprire le frontiere: ma forse mi sbaglio!