L’Evangelo del Giorno
S. Daniele Comboni
“Giona cominciò a percorrere la città per un giorno di cammino e predicava: «Ancora quaranta giorni e Nìnive sarà distrutta».
I cittadini di Nìnive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, grandi e piccoli.” (Giona 3,1-1.
#convertirsi
C’è una frase che fa da sfondo alle letture della liturgia odierna: ascoltare il Signore per convertirsi.
La popolazione di Ninive alla predicazione del profeta Giona si converte, digiuna e si veste di sacco.
Maria, al contrario di Marta affaccendata, sceglie di ascoltare Gesù. Tuttavia l’ascolto è per Maria la scelta che richiederà impegno a realizzare l’insegnamento di Gesù (Luca 10,38-42).
La conversione passa per l’ascolto. Forse oggi il profeta Giona sommessamente ci chiede di convertire la nostra vita e di vivere realizzando il disegno di salvezza del Signore.
Immagine: Hartmann Schedel - 1493 - Schedelsche Weltchronik or Nuremberg Chronicle
L’Evangelo del Giorno
Lunedì della 27ª Settimana del Tempo Ordinario
“Chi è il mio prossimo?” (Luca 10,25-37)
#ilmioprossimo #compassione
Quante volte abbiamo meditato il racconto del buon samaritano. E quante volte ci siamo chiesti se siamo capaci anche noi ad avere un gesto di carità, solidarietà, compassione verso chi ha bisogno.
La verità di questo passo evangelico la troviamo in questa domanda: chi è il mio prossimo? Forse dovremmo riflettere sul concetto di prossimo. Meglio sarebbe dire che il mio prossimo è l’altro da me, chiunque egli sia.
L’altro da me é la persona di cui prendermi cura. Sempre, soprattutto quando è in difficoltà.
Gesù ci chiede di amare e non essere indifferenti ai bisogni dell’altro.
Abbiamo bisogno di esercitarci.
Per questo preghiamo davvero con intensità affinché ci convertiamo al prenderci cura e ad avere compassione. E ad avere attenzione a non farci superare da chi non è dei nostri nel vivere la compassione!
Immagine: Domenico Fetti e Bottega - La parabola del buon samaritano - 1620 circa - Galleria Accademia Venezia
Marco ferrari
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