Ex ILVA.
I VERDI, quinta forza del Parlamento europeo, riservano un ampio spazio all’ex Ilva di Taranto. Viene denunciato che per il polo siderurgico si intende realizzare nuovi altiforni e forni elettrici, oltre alla manutenzione di due altiforni a carbone. Il rilancio del sito pugliese è stato confermato anche dal ministro Giorgetti, ma c’è un problema. “Ad oggi l’acciaieria è priva di una valutazione di impatto ambientale e di una valutazione di impatto sulla salute, come previsto dalla direttiva 2014/52″. Si agisce in deroga alla norme, in sostanza.

Ripartito il mantra pro-Ilva! Naturalmente in un presunto quadro di sostenibilità, che ci sarà mai? Temo di no se il rilancio dovrà avvenire "senza penalizzarlo in nome della transizione sostenibile" (parole di Giorgetti). Temo che ci si nasconda dietro
Giancarlo Giorgetti a Bruxelles per impegni e visite istituzionali rilancia il ruolo dell’Italia e dei suo punti di forza produttivi, a cominciare dall’Ilva, secondo polo siderurgico al mondo e il più grande d’Europa. “L’obiettivo del governo è produrre acciaio a Taranto, acciaio ecologico ed eco-compatibile“, dice il ministro per lo Sviluppo economico, al termine dei suoi incontri in Commissione europea. Ribadisce che questo obiettivo si vuole raggiungere con l’aiuto dell’Europa, “con i soldi del Just Transition Fund”, lo speciale fondo per agevolare la riconversione dei sistemi produttivi. “Li abbiamo chiesti per questo”.
Insomma ho una timorosa domanda: non è che si utilizzeranno i nuovi fondi dichiarando obiettivi non raggiungibili?
Cosa è l'acciaio ecologico ed eco-compatibile? Compatibile con cosa? La salute degli abitanti sarà prioritaria e garantita in forma massiva? O si parla di 'conversione' solo per giustificare l'accesso ai fondi europei, non mettendo in discussione il livello produttivo dell'ex ILVA?
Spero che qualcuno ne sappia di più e possa tranquillizzarmi

Proclamare Equità e perequazione per colpire famiglie modeste e ceto medio.
Penso all'arretratezza della politica odierna, la quale non fa i conti con il fatto che le nuove superpotenze si chiamano Google, Facebook, Amazon, Apple e sono sempre più pronte a prendere il posto dei vecchi stati.
Biden reagisce proponendo un minimum tax del 15% e il G20 di Roma si accoda su spinta del nostro Ministro Franco.
In tal modo non si parlerà più della sensata ed equa proposta lanciata dalla Commissione europea per l’economia, con a capo Paolo Gentiloni, che ha previsto l’obbligatorietà del pagamento delle tasse nel luogo di produzione e non quello delle sedi legali, che di solito sono poste in paradisi fiscali.
Dunque chi guadagna miliardi pagherà, se per noi va bene, soltanto il 15%.
Noi poveri tartassati di un Paese dove c'è chi invoca la flat tax senza accorgersi che già c'è, per il fatto che l'ultimo scaglione IRPEF del 43% si riferisce ai redditi di soli 75.000,00 Euro e (alla faccia della proporzionalità) non sale più!
Intanto (per così dire) si cerca di sparare nel mucchio, sicuri di prelevare facilmente, ma anche di impoverire le famiglie e le speranze di incentivare la natalità, colpendo con nuove tasse la successione di chi ha una casa (poiché questo sarà l'effetto della rivalutazione del catasto edilizio).

Letta ripropone la TASSA DI SUCCESSIONE, per patrimoni sopra il milione, cioè per i risparmiatori medi che abbiano casa e, con sacrifici, qualche risparmio!
E' sempre la logica pauperista e di contrapposizione!
Mai un'ideuzza nuova! per esempio: tassare le attività dei grandi colossi non dove vogliono, ma dove realizzano i guadagni (Biden si sta muovendo un po' in questa direzione). Al Letta non viene in mente neanche di chiedere l'equiparazione fiscale di tutta l'Europa, con eliminazione dei paradisi fiscali (Lussemburgo, Olanda, Belgio ...) dove la grande ricchezza è parcheggiata ...
Per fortuna c'è il Draghi e speriamo bene, perché corifei (come Carofiglio) in TV caldeggiano la proposta Letta🥶😰👹

IL FUTURO: Plastica AUTODISTRUTTIVA.
NIENTE Più raccolta differenziata, la plastica si può smaltire a casa, in modo semplice e veloce: basta fabbricarla aggiungendo enzimi che "se la mangino" dall'interno. Ma un recipiente in plastica deve durare, quindi bisogna rendere questi enzimi inattivi sin quando serve. Come? Incapsulandoli in molecole che si disgregano con il calore: quando la plastica non ci servirà più, basterà scaldarla; magari Immergendola in acqua a 40°C.