Stai a vedere, che anche stanotte starò qui a guardare il soffitto aspettando che qualcuno metta un like.
Stai a vedere, che rimango qui con il blocco del Lockdown a morire nell'attesa. No buon Dio. Preparo la borsa di fretta, raccolgo i soldi che ho e corro al primo treno. Sì, la mascherina. Dove sta andando. Ovunque, prima destinazione, no pasa nada.
Stai a vedere che anche stanotte, starò qui a guardare il soffitto mentre aspetto che tutto crolli. No, non mi interessa, e non so neanche se questa volta accenderò il telefono per filmare ad Orwell la sua tortina. No, non posso, che sparino pure alle gomme dell'auto, io stasera faccio un grande giro, e domani non dormo più qui.
Mi piace pensare talvolta, che questo è il mio ultimo giorno nel letto, in questo letto che mi fa svegliare scomodo e sempre nervoso.
Mi lavo la faccia.
Non mi piace più qui.
Quanto ho sbagliato a non ascoltarmi fino ad ora? Nell'ozio e nell'attesa, ho messo su famiglia e non so neanche se mi ama. Chi vorrebbe vedere il colore del grano che cresce? Chi ha bisogno di fiumi nuovi? Di nuove montagne?
Quanto sono profondo, per rimanere nello stesso letto di ieri. Preparo la borsa, leggera, i libri non mi servono più. Un caffè e si parte lontano.
Sparate pure alle gomme, fermatemi sul treno. Chi è, chi non è, si certifichi? Io sono il vostro peggior problema.