La Nazionale di calcio probabilmente nel periodo pi buio della sua storia. Dopo la mancata partecipazione ai Mondiali di Russia 2018 vinti dalla Francia e linizio della cura Mancini i risultati non fanno pensare ad una reazione immediata.
I numeri sono impietosi: in 12 mesi abbiamo sconfitto solo lArabia Saudita, totalizzando 5 pareggi e 4 sconfitte. Quella che stata il nostro punto forte da sempre la difesa rimasta imbattuta, per ironia della sorte, solo nello sciagurato 0-0 di San Siro con la Svezia.
Dunque tutto da buttare? Forse no, perch nellultima amichevole, pareggiata per 1-1 mercoled scorso a Genova con lUcraina, abbiamo visto per la prima volta dopo mesi una circolazione del pallone fluida e molte occasioni da gol create. evidente che il CT Roberto Mancini stia sperimentando e ha dichiarato di voler utilizzare la Nations League alla stregua di amichevoli, seppur si tratti di match ufficiali.
Lidea e la formazione a Genova erano nuove: prima di tutto si vista una squadra formata da giocatori in ottima condizione nei rispettivi club, a partire da Lorenzo Insigne falso nueve, avvicinato ulteriormente alla porta, ma i cui movimenti sullesterno sinistro permettevano a Bernardeschi (autore del gol del vantaggio) e Chiesa di inserirsi. Si vista buona intesa a centrocampo tra il regista Jorginho e Verratti, autore della buona prova che si attendeva da tempo ad uno dal suo curriculum, ma anche il 21enne cagliaritano Nicol Barella, non frenato dallemozione dellesordio in azzurro. Non vi sono preoccupazioni sul muro centrale tutto juventino formato da Bonucci e Chiellini, mentre non si sono viste cose eccezionali dallesterno sinistro Biraghi, dal portiere Donnarumma e soprattutto da Florenzi, che ha sofferto particolarmente lavversario.
C sicuramente da lavorare nelladattamento del nuovo schema, soprattutto per Insigne e Chiesa e da recuperare Criscito, che pu acquisire i galloni del titolare. Le alternative, da Pellegrini a Bonaventura, da Immobile agli infortunati De Rossi e Spinazzola, possono essere valide, anche se mancano i Buffon e i Pirlo, per non scomodare i tanti mostri sacri del passato. Manca il cosiddetto campione, quello che la Polonia, il nostro prossimo avversario, invece ha. Robert Lewandowski, 8 gol nelle prime 10 partite ufficiali con la maglia del Bayern Monaco, uno che a noi servirebbe come il pane. Di certo un avversario che i nostri giocatori, pochi ma in aumento, che giocano le coppe europee, conoscono bene. Ma la Polonia non solo Lewandowski e noi italiani lo sappiamo bene, visto che lossatura della squadra proviene dalla Serie A. Altro ottimo attaccante il napoletano Milik e a centrocampo c il suo compagno di squadra Zielinski, autore del gol del vantaggio lo scorso 7 Settembre a Bologna, poi pareggiato da Jorginho su rigore. Polacchi sono Szczesny, portiere titolare della Juventus, e il suo secondo bolognese Skorupski, polacchi sono i sampdoriani Bereszynski e Linetty e polacco anche il pistolero del Genoa Piatek, che ha impattato lItalia con 13 gol nelle prime 7 partite ufficiali!
dorcas smith 4 anni
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